Grazie allo scambio di pareri con clienti, amici produttori e colleghi, posso confermare la diffusa opinione positiva per questa edizione di Vinitaly, nonostante la pioggia del primo giorno (direi quasi un classico delle 20 edizioni a cui ho partecipato) e il meteo che ha messo alla prova la nostra salute con temperature fredde.
Fatto sta che, in questi quattro giorni intensissimi, le aziende erano cariche con nuovi vini (a volte ripescati dalla tradizione) e innovazioni tecnologiche, oltre che sostenibili. Si respirava la voglia di confronto con il pubblico che ha riempito la manifestazione. Ed il pubblico stavolta non ha perso un attimo per approfittare delle mille occasioni offerte dal calendario della fiera e dei singoli stand.
Insomma, dai mille numeri che avrete già letto, l’edizione numero 55 si può definire di successo, con ottimi riscontri per il mercato del vino italiano. Cosa poter chiedere di più?
Eravamo tutti interessati a tutto e questo è stato il premio da apprezzare, perché il bagaglio enoico di ognuno di noi (sia che si parli di formazione, passione o di contratti) si è colmato di buone nuove.
La pioggia del GIORNO 1 Muller e riesling della Valdicembra Vecchie annate e nuove zone da scoprire Pairing tra Soave e Poke Il Trasimeno con Gamay da ricordare Young to young Contest Etna meravigliosa Non dimentichiamoci del Talento Nuove emozioni in Vho Libri dolci da scoprire Abbinamenti senza fiato Vecchie meraviglie giovani Riesling abruzzesi Amaro-Liquore freddo o caldo Alla scoperta della Maiolica
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