Poche foto come promemoria…
Gaspare Buscemi, di origine siciliane, vive nel Collio friulano a Cormons (GO) da molti anni e, dopo averlo incontrato in diversi banchi d’assaggio, ho deciso di andare a trovarlo.
Non ho visto il lavoro in vigna, possiede solamente un ettaro dietro casa, ma ho avuto la fortuna di ascoltare il racconto di un uomo che, dopo esser diventato enologo, ha girato l’Italia con la sua inventiva e i suoi strani macchinari per fare consulenza a piccoli e grandi vignaioli.
Così dagli anni sessanta ha deciso di intraprendere in accordo con ognuno di loro un patto che gli permette di tenere parte del lavoro anche per sè. Cataste di bottiglie di “lavori” sono ancora dentro il suo magazzino a Cormons.
Uve di zone vitivinicole diverse d’Italia vinificate e messe in bottiglia non appena il vino è pronto, ma per Gaspare pronto significa a fine vinificazione. Senza un minimo affinamento in legno, la bottiglia è l’unica a domare il vino nel corso della sua vita.
E’ andato e sta ancora andando controcorrente? o le sue pratiche sono effettivamente frutto di pensieri che portano ad avere vini semplici, piacevoli ma soprattutto di lunga durata nel tempo?
Tra tutti i vini bianchi fermi che ho assaggiato da lui, il più giovane era del 2011 e sembrava ancora un piccolo ragazzino che gioca carico di energia!
Potete trovare Gaspare Buscemi e sua figlia in molte fiere, soprattutto di vini naturali: fermatevi e abbiate la pazienza di assaggiare i misteri nascosti dentro ognuna delle sue bottiglie.
#cincin
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