Ritorno a Montecchia di Crosara, nella terra vulcanica del Monte Calvarina, dal mio amico pazzerello Andrea che mi ha richiamato all’ordine per godermi la potatura delle sue vigne vecchie di oltre 40 anni.
Dopo un’annata piuttosto difficile caratterizzata da freddo in fioritura, bombe d’acqua, acinellatura ed infine da peronospora, si riprendono in mano le vigne iniziando dalla potatura.
Andrea nel vigneto segue il metodo biodinamico e, come si vede dalle foto, per i tagli più “grandi” utilizza un cicatrizzante naturale a base di corno letame (preparato 500) e propoli.
E’ uno dei pochissimi produttori del mondo del Soave che fermenta il suo vino con lieviti indigeni, senza stabilizzarlo nè filtrarlo! Solitamente la sua Garganuda non supera i 40mg/L di solforosa… un concentrato di garganega che sa di camomilla in soli 11 gradi alcool.
Adesso non ci resta che attendere aprile per i trattamenti a base solamente di rame e zolfo sperando che la stagione 2017 regali una #garganudavulcano (quest’anno si chiamerà così) che ci possa emozionare.
Buon lavoro Andre!
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