Rimanendo in tema di cantine particolari da visitare, sono andata a scoprire la realtà di Albino Armani nell’alta collina di Marano.
La struttura, eretta in posizione sopraelevata e completamente “abbracciata” dalla collina, è stata inaugurata l’anno scorso. Per la realizzazione della cantina a basso impatto ambientale sono stati utilizzati materiali “locali” come la pietra di Prun e le marogne, mentre le piante di lavanda e rosmarino selvatico, grazie ad una studiata piantumazione, andranno pian piano a ricoprire la facciata dell’edificio.
Visitare la cantina di Albino Armani è senz’altro rilassante… il silenzio regna su tutto, si può salire sulla terrazza e gustarsi un calice di vino all’aperto godendo di una vista mozzafiato sulla valle oppure immergersi nella natura percorrendo il sentiero che costeggia l’edificio e raggiungere un laghetto naturale, luogo di relax in occasione degli eventi organizzati nelle sere d’estate.
La collina sovrastante, raggiungibile tramite un percorso appositamente predisposto, accoglie dei filari di vigneto sperimentale della cultivar Cabernet Volos, una varietà resistente alla Peronospora e all’Oidio.
Scendendo tra la roccia vulcanica si accede alla cantina che accoglie un grande fruttaio con i grappoli d’uva appassiti pronti per esser pigiati a breve e, al piano interrato, un paradiso per le botti: una stanza con roccia a vista pensata per creare l’habitat perfetto per le condizioni climatiche ideali di una bottaia.
In un angolo nascosto si possono pure ammirare dieci anfore, utilizzate per il Valpolicella Ripasso dalla vendemmia 2015, ben disposte una in fila all’altra e illuminate da una luce soffusa che risalta tutta la loro eleganza.
Tra i vini degustati Egle, il Valpolicella Classico Superiore 2014 dedicato da Albino alla moglie, mi ha conquistato per l’esaltazione del frutto e quella sensazione vellutata in bocca, con un finale pulito che invita alla continua scoperta.
Il confronto tra i due Amarone prodotti è molto didattico per le differenziazioni tra un vino prodotto nella zona Classica e uno con un mix di uve provenienti da diverse vallate della Valpolicella. Il frutto e la struttura del primo si scontrano con la freschezza e la mineralità del secondo. Cuslanus, della zona classica, ha il carattere distintivo da protagonista, l’altro invece conquista per la continua salivazione che genera in bocca. Da considerare la medesima lavorazione. Non male come test per i nostri palati.
Albino Armani, viticoltori dal 1607, è originario di Dolcè e possiede altre quattro aziende nel nord est d’Italia oltre alla cantina in Valpolicella, situate in Val d’Adige, Vallagarina, Marca Trevigiana e nella Grave Friulana.
I risultati della Valpolicella sono notevoli. Adesso devo organizzarmi per scoprire gli altri tra una Ribolla Gialla, un Prosecco rifermentato in bottiglia, la nominata “Foja Tonda” e magari un Trento doc.
#cincin
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