Dopo un anno sono tornata nella vallata di Illasi, in Valpolicella allargata, e ho suonato il campanello dell’Azienda Ferragù a Cellore d’Illasi.
Conoscere Carlo Ferragù è stata un’esperienza unica perchè, tra le mille lezioni di vita da vignaiolo, mi ha raccontato i suoi concetti fondamentali per valorizzare il frutto di questo terreno vocato, composto prevalentemente di riporto con sabbia, scheletri e sassi. Bevendo i suoi vini non si rileva una grande struttura, ma prevale la freschezza.
Parliamo di circa 24.000 bottiglie, connubio perfetto e valorizzazione della qualità, in perfetto stile Ferragù.
La produzione è limitata a due ettari e mezzo, lavorati a mano su piante allevate a guyot. Il lavoro estremamente puntiglioso fatto in vigna porta a movimenti meno invasivi in cantina. I vini possono riposare comodamente per l’affinamento nelle barrique poste sotto i volti della cantina interrata. Non saranno mai allineati al resto del mercato con le anteprime delle annate perchè daranno il meglio con uno o due anni di maturazione ed affinamento in più.
Tanti dettagli che fanno la differenza e tanta voglia di non smettere mai di stupire con le sue “creazioni”.
Se penso al Sig. Ferragù concludo con…
‘Le regole son ciò che gli artisti rompono; ciò che è memorabile non è mai nato da una formula’ Bill Bernbach
Grazie per avermi aperto la porta!
#cincin
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