Dopo la tappa in casa Scriani a Fumane (VR), armata di voglia di scoprire, ho scelto di continuare il tour domenicale tra le “cantine di turno” da Le Bignele a Marano di Valpolicella.
L’azienda si trova in piena zona collinare della Valpolicella classica e possiede anche un ettaro di vigneto in pianura a San Pietro in Cariano.
Ci ha accolti Silvia, con il suo entusiasmo e dinamismo, direttamente nella sala degustazioni.
Avevo questa finestra davanti a me, i calici di Valpolicella e la sensazione di relax che non mi abbandonava.
Cinque etichette alla mescita da assaporare, frutto del lavoro a conduzione familiare in otto ettari vitati di proprietà.
Ve ne racconto due in particolare:
Doséto del nonno 2014, un rosso veronese IGT, è il risultato del vigneto di San Pietro in Cariano appartenente storicamente al nonno, lavorato alla vecchia maniera con una resa del 5% superiore rispetto al limite imposto nel disciplinare di produzione del Valpolicella. Il vecchio concetto basato più sui numeri anche se il calice rosso rubino carico è quel vino rosso che ti accompagna a tavola, nei pranzi di tutti i giorni in famiglia. Tannino presente e leggermente astringente, fresco al punto giusto e con una sapidità che, accompagnata da un pezzetto di Monte Veronese DOP, affiora e ti chiude alla perfezione l’abbinamento. Ritorno erbaceo insieme alla marasca fresca.
Il Valpolicella Classico Superiore annata 2014, che mi ha stuzzicato maggiormente, è pieno di calore e struttura. Emerge la vaniglia dell’affinamento in legno, dopo il sentore continuo di ciliegia croccante affiancato da timo. Un vino ruffiano per palati più “biricchini” e poco standardizzati.
Tornando alla finestra… adesso è diventata lo sfondo del mio desktop e l’effetto è talmente magnetico che non vedo l’ora di ridurre tutto ad icona per immergermi, anche solo per un attimo, tra le vallate della Valpolicella.
Buon week end cari winelovers!
#cincin
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