Vini di Vignaioli 2015

Cosa dire di Vini di Vignaioli a Fornovo di Taro?

Dopo un anno dalla prima esperienza a contatto con i vini naturali, ho deciso di replicare trascorrendo una splendida domenica di festa a stretto contatto con questi produttori che ti aprono le porte presentando quanto la loro terra offre.

Nessun sguardo strano alla ricerca di capire chi è il papabile cliente, nessuna coda per assaggiare…insomma, ogni vignaiolo offriva mille possibilità per conoscere nuovi prodotti (magari anche qualche esperimento) e per testare le nuove annate di quei vini “fidati” e rinomati.

Ottima l’organizzazione della manifestazione, a me personalmente non fa impazzire avere il “disordine” tra le varie zone vitivinicole, ma ultimamente sembra quasi all’ordine del giorno seguire questa filosofia negli eventi. Se un visitatore decide, come ho fatto io, di partire dalla Francia seguita da bianchi e rossi italiani, chiudendo con i vini cileni, lo slalom tra le corsie è assicurato (ottimo per smaltire le degustazioni sicuramente!) ma non eccessivamente gradito.

Altro punto a favore lo street food con piccole chicche gastronomiche insieme a vari produttori di prodotti tipici che potevano soddisfare ogni desiderio (ostriche comprese!).

Diciamo che il divertimento insieme alla scoperta a Fornovo è assicurato.

Trebbiano 2007 di Emidio Pepe a parte, che merita tantissimi punti nel mondo dei naturali con un bouquet di profumi affascinante, carico di fiori e ricco di freschezza nei suoi 8 anni, sono rimasta colpita dai vini di Marco Sara. Ribolla gialla ferma, Verduzzo passito e Picolit Muffato: del primo mi ha colpito il colore di un oro giallo intenso e brillante e dall’accattivante nota di Anice all’olfatto; i due passiti tra vista e olfatto ti catturano, unico punto leggermente debole è la persistenza corta in bocca. Altra notevole scoperta che vi consiglio è l’azienda piemontese Cerruti con tre versioni di moscato: secco, passito e passito botritizzato.

Si è riconfermato, dopo 3 anni dalla prima scoperta, un ottimo bianco dalla freschezza unica l’Aleatico vinificato in bianco di Andrea Occhipinti, produttore nella zona del Lago di Bolsena.

E come sempre chiudo con Stefano Menti affiancato da Andrea che tra Omomorto, Roncaie e il neonato Garganuda ti caricano di vita con la loro passione “esagerata” in questo mondo naturale volutamente declassato (come dichiarano in “divisa”).

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