Guido Berlucchi&c. La Bollicina franciacortina

Finalmente sono arrivata anche in Franciacorta e la prima azienda che mi ha ospitato é la Guido Berlucchi & c. situata a soli 6 km dal meraviglioso e rilassante Lago d’Iseo.
La prima realtà nata con il Consorzio del Franciacorta nel 1961 grazie a Guido Berlucchi, Franco Ziliani e Giorgio Lanciani che hanno creato appunto il primo metodo classico della zona.
Berlucchi é una grande realtà che occupa con i suoi vigneti un terzo della DOCG con uve chardonnay e pinot nero che danno vita a vini rinomati e spettacolari suddivisi in quattro tipologie di Franciacorta D.O.C.G.: Palazzo Lana, Cellarius, Cuvée imperiale, ’61. Inoltre l’azienda dispone di una tenuta in Toscana nel Bolgherese denominata “ Caccia al Piano 1868. Solo Cuvée Imperiale é a disposizione di ognuno di voi grazie al canale della Grande Distribuzione, mentre le altre tipologie sono riservate solo al canale ho.re.ca.
Quest’anno la loro vendemmia si é svolta dall’8 al 26 agosto con 400 persone addette alla raccolta a mano delle uve. Una raccolta anticipata ovviamente per poter mantenere un giusto livello di acidità della quale un vino spumante necessita.
Il primo particolare che risalta é la presenza di presse francesi Coquard (ne hanno ben 8 di 16 costruite al mondo) che spremono l’uva in un processo delicato e progressivo che dura 4h 1/2 con 4 pressioni differenti per poter scorporare 3 selezioni di mosto.  Il 4° , quello più amarognolo ,viene scartato e quindi non utilizzato per la produzione dei  Franciacorta.
Altro particolare é l’uso completo della tecnologia per il remuage: niente più addetti alla rotazione delle bottiglie nelle pupitres, ma tutte le bottiglie vengono poste in cesti automatizzati che danno il corretto giro alle bottiglie visto i grandi numeri . Considerate che la Cuvée imperiale ha una tiratura di 3.000.000 di bottiglie mentre invece del primo Pinot di Franciacorta del famoso ’61 erano state imbottigliate solo 3.000 bottiglie e nella teca posta all’interno della parte più antica della cantina tengono l’unica bottiglia rimasta che, se andate a trovarli, vi faranno sicuramente vedere!
Marcello mi ha condotto a spasso per l’azienda (centro di spremitura compreso) e poi ha selezionato i seguenti vini:

– Cuvée Imperiale Berlucchi brut, che non poteva assolutamente mancare visto la sua notorietà
– ’61 saten della nuova linea nata solo 3 anni fa dedicata ai giovani e agli aperitivi
– Cellarius Rosé 2008 molto raffinato
– Palazzo Lana Saten 2004 come lo definiscono loro Vellutato, punta di diamante della produzione.

E così un’altra grande e affascinante esperienza nel mio amato mondo del vino si é conclusa.

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Una replica a “Guido Berlucchi&c. La Bollicina franciacortina”

  1. […] prevede la rifermentazione in bottiglia si parla di metodo classico (v. Ca’ Del Bosco e Berlucchi) se invece il processo avviene autoclave parliamo di Charmat. E chi sono i responsabili di questa […]

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